Ancora una volta insieme: assistenza sociosanitaria e tecnologia.
Questa volta in una capitale Europea: Helsinki, anomala e lontana, sia fisicamente sia culturalmente.
Una città pulita, ordinata, fredda e un po’ distaccata, dove dal 14 al 17 Giugno, l’evento International Social Housing Festival 2022
sarebbe potuto sembrare più rivolto all’Housing che al Social; soprattutto considerando il calore e all’entusiasmo dei miei compagni di viaggio della Cooperativa Sole.
In questa stagione Helsinki regala 19 ore di luce al giorno, le giornate sembrano non finire mai, il corpo si stanca, ma la mente ti dice che è presto, è sempre presto, c’è il sole!
Tutta questa luce, oltre a stancare, avvicina; unisce mondi apparentemente lontani come l’assistenza e la cura di soggetti fragili e la tecnologia più moderna, così come la ruota panoramica unisce la sfarzosa cattedrale ortodossa con la minimalista cattedrale luterana simbolo della città.
Una ruota che unisce tutti, che segna un unico percorso, senza inizio e senza fine, una giostra che tesse legami, che crea relazioni; perché sono le relazioni e la condivisione delle sensazioni che rendono oggettiva la realtà, il mondo in cui viviamo, relazioni che garantiscono significato alle nostre azioni.
Con Roberta, Samuele e Marta, miei compagni in questo viaggio al nord, siamo stati uniti nel lavoro. Abbiamo preparato insieme il nostro contributo all’evento, per descrivere, argomentando e certificando con dei numeri, che un nuovo modello di assistenza sociosanitaria per i soggetti fragili è possibile.
Abbiamo raccontato che con un po’ di fantasia e creatività si riesce davvero a realizzare Social Housing, modelli abitativi diversi in cui la collaborazione tra enti pubblici lungimiranti e aziende private etiche, produce risultati inaspettati. Inoltre, abbiamo dimostrato che tutta la tecnologia di cui abbiamo bisogno già esiste, non dobbiamo inventare nulla di nuovo ma soltanto usare meglio quello che abbiamo.
Ovviamente ci siamo sentiti uniti anche nelle passeggiate a piedi e in bicicletta, alla scoperta della città, dei suoi parchi profumanti di lillà e delle sue piazze animate, nei luoghi storici di origine russa e vicino a edifici quasi sovietici, nei mercati coperti dei quartieri ecologici e all’interno di nuovi, modernissimi, centri di aggregazione.
Ci siamo sentiti ancora più uniti guardano i volti di persone etnicamente e culturalmente diverse da noi, poi nel dialogo, nel confronto, li abbiamo trovati unici, esattamente come noi; il giovane tassista russo, il ristoratore indiano, l’infermiere finlandese, l’insegnante di lingua spagnolo; una società multietnica che rappresenta una delle migliori integrazioni di cui posso personalmente testimoniare.
Siamo tornati arricchiti, come sempre dopo uno dei nostri viaggi insieme, come sempre quando si vuole imparare dal confronto con gli altri, ancora di più in questi tristi momenti di guerra.
Arrivederci Helsinki!
Maurizio M. Venturi
IBM IT Architect