Grazie a Banca Etica siamo stati invitati a presentare il nostro modello Human 360 all’evento Forum dell’Economia Solidale dell’Emilia Romagna dal titolo “Il rapporto tra welfare ed economia solidale. Verso la società della cura e della manutenzione?”. Il forum, costituito nel 2017, è l’assemblea dei soggetti che in ambito regionale si riconoscono nei principi dell’economia solidale. Il suo scopo è quello di formulare linee guida operative per sviluppare azioni negli ambiti tematici dell’economia solidale. Si tratta di un’occasione di scambio e creazione di reti tra chi vuole generare progetti ad alto impatto socio-economico.
La nostra idea di solidarietà in stile Human 360
In questi contesti, Cooperativa Sole si sente proprio “a casa”. Infatti, le progettazioni sul tema della solidarietà che generano impatto socio-economico sono da sempre il suo nostro modello operativo di riferimento.
La solidarietà si esprime attraverso l’ascolto empatico dei bisogni e consiste nel mettere sempre sulla stessa linea di mira le mani, la mente e il cuore per generare servizi che sappiano rispondere alle sfide sociali.
È con questo spirito che abbiamo partecipato al Forum portando il nostro contributo in una modalità diversa, a cominciare dal titolo del nostro intervento “Antifragilità. La forza degli invisibili”.
L’avvocato Filippo Lupo, legale di Cooperativa Sole, ha introdotto il nostro intervento parlando delle sfide che dobbiamo affrontare nel gestire il cambiamento sociale, ma anche lanciando una provocazione: “sappiamo metterci nei panni di coloro che vivono situazioni di fragilità ricordandoci che al centro di ogni politica dev’esserci sempre la persona?“.
Roberta Massi, presidente di Cooperativa Sole e portavoce delle nostre progettazioni all’evento, ha raccontato appassionatamente il nostro modello operativo e abitativo per l’antifragilità, sottolineando un passo cruciale che abbiamo messo in campo e che vogliamo diffondere: un cambio di prospettiva nei modelli operativi per l’inclusione sociale.
Tra i paesi europei, l’Italia è agli ultimi posti per la sua incapacità di riuscire a trasformare le risorse in valore sociale, a valorizzare le capacità e a incentivare le innovazioni generative.
La grande sfida da affrontare
Il problema va individuato nella logica con cui vengono considerati i diritti sociali: solo individuali. Per cui, il diritto ricevuto viene consumato individualmente senza generare risorse per altri.
Il presupposto corretto sarebbe: “io ricevo risorse dallo stato per aiutarmi, ma anche per mettermi nella condizione di aiutare gli altri“.
Da qui le azioni solidali, ovvero numerose e variegate attività di mutuo aiuto.
I condomini che compiono le azioni solidali, in questo modo non sono solo dei semplici beneficiari di un bene pubblico, ma diventano parte attiva, generando valore aggiunto e un vero e proprio risparmio economico per lo stesso Comune.
La soluzione risiede nel cambio di mentalità: “iniziare a pensare alle fragilità non come costo, bensì come investimento”.
Così, in questi anni, si è passati dalla resilienza, che fa semplicemente assorbire gli urti, alla commutazione delle storie di disagio dei singoli in un valore a disposizione di tutti. Perché, e forse è questa la lezione più importante del condominio solidale, le persone sbagliate non esistono.
In azione con i modelli proattivi
Da anni portiamo avanti modelli abitativi che vogliono superare i tradizionali modelli assistenziali. Le nostre case history hanno dimostrato, con il supporto dei dati, come un modello di abitare partecipativo possa trasformare le fragilità in risorsa economica, oltre a valorizzare le competenze che creano comunità sempre più unite dalla solidarietà.
Nella giornata di lunedì abbiamo dimostrato questo concetto portando una Bella Storia, quella di Rosaline e Jeremiah. La loro è un storia di successo che abbiamo fortemente sostenuto mediante la trasformazione di un passato di sfide e migrazioni in un percorso di autentico riscatto: una casa e un ruolo riconosciuto nella società. Rosaline e Jeremiah sono infatti la famiglia di riferimento al Condominio Pop.
Jeremiah ha preso la patente e ha acquistato la macchina. Porta la spesa a domicilio e accompagna i condomini che ne hanno bisogno a svolgere pratiche quotidiane (pagamento bollette, visite, acquisiti).
Rosaline ha dato vita al Laboratorio Bellezza e grazie alla sua formazione come parrucchiera fa i capelli a tutto il “condominio” (tagli, colori, treccine). Inoltre, dedica parte del suo tempo libero per socializzare con i residenti e creare coesione con la comunità.
Rosaline e Jeremiah, da quando sono arrivati al condominio la scorsa estate, hanno già svolto oltre 56 ore di Azioni Solidali, diffondendo a loro volta solidarietà.
Per noi, la forza degli invisibili è proprio questo: dare un ruolo attivo e una concreta opportunità a chi ha il desiderio di vedere sorgere una nuova alba della sua vita.
Vorresti approfondire questi aspetti? Vuoi realizzare un progetto basato sul modello abitativo Human 360? Scrivici e parliamone insieme! Ti aspettiamo.
Articolo moooolto per scritto !! Chiaro e fresco come la primavera in arrivò !!
Grazie