IBM e Cooperativa Sole, un’eccellente partnership per sfruttare l’internet delle cose (IoT) a vantaggio delle persone anziane e fragili. Attraverso l’impiego di sensori intelligenti sarà possibile identificare i cambiamenti nelle condizioni fisiche individuali o eventuali anomalie intervenute nell’ambiente e, al tempo stesso, informare in tempo reale gli operatori sanitari.
In particolare, con il monitoraggio costante delle letture atmosferiche (livelli di anidride carbonica e monossido di carbonio), la tecnologia IBM consentirà agli operatori di Cooperativa Sole di determinare le presenze in una determinata stanza e il tempo di permanenza. A ciò va aggiunta l’acquisizione di una miriade di elementi (orari delle attività individuali, numero di pasti, momenti di convivialità) che, integrati con i dati provenienti da altre fonti (ad esempio, database tradizionali e streaming dei sensori), consentirà a Cooperativa Sole di avere una visione olistica dei servizi erogati.
I vantaggi per Cooperativa Sole
“Questo nuovo sistema info-tecnologico è progettato soprattutto per aiutare le persone anziane a vivere in modo sicuro e indipendente – afferma Roberta Massi, Presidente di Cooperativa Sole – Grazie a una migliore comprensione delle routine quotidiane e degli spazi di vita di una persona, siamo così in grado di identificare i rischi potenziali, personalizzare la cura e fornire precise raccomandazioni che migliorano la loro qualità di vita. Inoltre, tutto ciò diventa un formidabile sistema per migliorare il livello delle nostre attività assistenziali, fornendo agli operatori gli strumenti più avanzati per personalizzare gli interventi di aiuto”.
Le nuove tecnologie a supporto di un mondo che invecchia
In un mondo sempre più “vecchio” (secondo le Nazioni Unite il numero delle persone con più di 60 anni è destinato a crescere del 56% entro il 2030), diventa fondamentale il ruolo dell’IoT e delle tecnologie a matrice cognitiva per migliorare l’assistenza sanitaria e il benessere psico-fisico nei diversi contesti ambientali (casa, comunità, residenza assistita).
“È giunto il momento di investire in sistemi di cura e protezione per garantire a una popolazione che invecchia una vita il più possibile indipendente – ha dichiarato Arvind Krishna, Vice Presidente di IBM Research – Per questo motivo, il nostro nuovo filone di ricerca è incentrato sulle modalità di integrazione dei dati in tempo reale generati dai sensori cognitive computing. Ciò sarà di utile supporto agli operatori e ai clinici sanitari che saranno così in grado di prendere le migliori decisioni di cura per i loro assistiti”.