“Scusate mi dovrebbe arrivare un pacco. Posso farlo arrivare da voi?“
“Certamente è gratis. Facciamo anche altri servizi per la nostra community: ritiriamo la posta, chiavi perse o che avete mandato a fare, spesa e medicine. Inoltre, forniamo i numeri di professionisti fidati per le piccole necessità quotidiane (idraulici, elettricisti, giardinieri, ecc…). Vuoi farne parte? Passa quando vuoi e parliamone“.
Così verrete accolti alla Portineria Milano in via Ettore Troilo, 14. La prima portineria gratuita d’Europa.
Ma cosa sono le portinerie di quartiere?
È il 2015, a Parigi, e mentre le serrande delle boulangerie francesi si aprivano, Charles Edouard Vincent, un professore si economia sociale, decide di passare dalla cattedra alla strada e apre Lulu dans ma rue, “Lulu nella mia strada”: un’edicola che offre soluzioni ai piccoli problemi quotidiani (burocrazia, manutenzioni, commissioni) a misura di quartiere.
Portineria 14 è un progetto simile nato dall’amicizia di tre ragazza che hanno trasformato un intero quartiere, diventando in poco tempo un punto di riferimento per l’intera comunità. Sono cioè riuscite a unire socialità, intrattenimento e creazione di legami sociali di prossimità.
In un momento di riapertura come questo, i legami sociali hanno bisogno di luoghi che, partendo da un buon drink o un bicchiere di vino, ci facciano ricordare che insieme siamo più forti, insieme abbiamo più idee, insieme possiamo avere competenze condivise che possiamo trovare sotto casa.
Il decalogo del bar-portineria 14
In Emilia Romanga e Italia le esperienze di portierato sono in crescita affinché i quartieri siano sempre più spazi che ci facciano sentire il piacere di vivere tutti sotto lo stesso tetto.
Perché abbiamo bisogno di esperienze di prossimità?
Facciamo un passo indietro e chiediamo aiuto a Ezio Manzini che nel suo libro Abitare la prossimità: idee per la città dei 15 minuti ci ricorda l’importanza di costruire un futuro a misura d’uomo: da “città delle distanze”, superando la società del “tutto a/da casa”, per realizzare invece la “città della prossimità abitabile” attraverso impegno civico e nuove tecnologie. Per realizzare questa ambizione tre sono i punti fondamentali da realizzare: comunità, cura e innovazione digitale.
Da dove partire? Per prima cosa occorre realizzare un ambiente adatto dal punto di vista urbanistico e sociale, poi è necessario creare stimoli di socializzazione (come eventi e iniziative) che portino ad avviare “conversazioni”. Queste ultime sono indispensabili per innaffiare il seme che farà crescere nuove comunità.
Nascerà cosi una città con dimensione di prossimità, quindi bilanciata tra dimensione funzionale e relazionale, uno sposalizio perfetto tra dimensione fisica e digitale.
Cooperativa Sole e i suoi sogni di prossimità
La realizzazione di progetti di prossimità da noi è già iniziato al Condominio Pop. Qui è presente un servizio di portierato sociale che ha il duplice obiettivo di raccogliere i bisogni quotidiani dei condomini (recapito pacchi, pratiche burocratiche quotidiane) che vengono poi risolti dagli stessi condomini attraverso azioni solidali, ma anche raccontare a chiunque arrivi la bellezza del condominio solidale e fargli comprendere lo spirito di solidarietà di cui è vestito.
E tu hai mai pensato di costruire una portineria o un luogo di prossimità nella tua città? Parlane con il tuo barista di fiducia o con i tuoi vicini di casa e provate a creare qualcosa in comune. La solidarietà è dove meno te l’aspetti!
Per approfondire
- Tre amiche inventano un bar-portineria. E la prossimità diventa lavoro (16/03/2018) – Vita.it
- Portierato sociale, quando il vicino di casa è il quartiere
- Portinerie di quartiere in ogni città: tre buoni motivi per promuoverle – Labsus
- Portinerie aperte: e le relazioni si rilanciano – Labsus
- Abitare la prossimità