“Sono le 17, un autobus ci scarica in un’ampia rotonda chiamata Plaça d’Espanya. Zaini in spalla e iniziamo a camminare.
Per prima cosa capiamo dove dobbiamo andare. Saliamo scalini lunghi e bassi fino al Museu nacional d’art de Catalunya.
Ecco, là in fondo si vede la Sagrada Familia, il mare e il vento. Sì il vento è quasi un edificio e nostro altro compagno di viaggio che ci tiene per mano in questi giorni, come dirci che avremo il tempo per qualche rivelazione e novità… siamo quasi arrivati.
Scendiamo e continuiamo a camminare sui marciapiedi ampi come strade, e viali alberati verdi che ci fanno da ombrello.
Camminiamo ancora. L’odore di spezie, negozi di parrucchiere con immagini di tagli in vetrina, negozi in lingue diverse l’uno dall’altro che vendono calamite, frutta, verdura, spezie a destra e sinistra. Siamo nel quartiere gotico.
Continuiamo a camminare e arriviamo all’ostello. Lasciamo le borse in quella che sarà la nostra coabitazione per qualche giorno.
Sono le 18. Camminiamo ancora, odore di salsedine in vicinanza, tocchiamo la spiaggia, togliamo le scarpe e davanti al mare programmiamo il nostro evento.”
Queste sono le sensazioni con cui per la prima volta il la nostra presidente Roberta Massi e il gruppo innovazione al completo hanno preso il volo insieme per Barcellona, per partecipare a un importante evento annuale internazionale. L’8 Giugno 2023 siamo stati inviati da Fondazione Impact Housing, per la seconda volta, a presentare il nostro modello abitativo human360 all’ International Social Housing Festival Barcelona all’evento Social Impact Housing Model: hub to co-design inclusive cities (17:00 – 18:20 (08/06/2023) IMHAB – Sala Pilar Florensa.
Barcellona è una città che sta lavorando da tempo per creare quartieri inclusivi e sostenibili, e in questo ci riconosciamo e vogliamo apprendere.
L’intenzione di partecipare a questo evento è stata quella di realizzare un’occasione internazionale con stakeholder che si occupano di abitare a livello pubblico e privato con un importante obiettivo: dimostrare perché nascono, funzionano modelli abitativi collaborativi e perché è fondamentale misurarne l’impatto sociale che generano nei residenti, quartieri e città. Creare città inclusive parte sempre dalla propria casa.
Noi di Cooperativa Sole, siamo stati chiamati per presentare i dati di impatto di una “bella storia di vita”, di un nuovo inizio e mostrare con indicatori e dati i cambiamenti generati da modelli di abitare collaborativo ad impatto nelle persone del Condominio Solidale.
Il nostro evento ha avuto l’ambizione di dimostrare come abitare, collaborando, educando alla solidarietà e alla partecipazione, genera cambiamenti per persone, quartieri e comunità. Lo abbiamo presentato con una modalità di storytelling, perché la nostra realtà è di persone che sono portatrici ognuna di milioni di storie di resilienza e desiderio.
Il programma della nostra sessione
17:00 – 17:10 Introduzione giornata Liat Rogel (Fondazione impact housing)
L’introduzione di Liat è servita a definire due elementi importanti: “perché” siamo qui e “chi” siamo.
“Si alzi in piedi chi è coinvolto in un progetto di abitare?
Chi è coinvolto in un progetto di housing che genera un impatto sociale?
E, infine, si alzi chi è coinvolto in progetto di abitare ad impatto sociale e lo misura con indicatori.“
Dopo aver rotto il ghiaccio, Liat ha introdotto il tema della giornata: cos’è l’impatto? Come si misura nei progetti abitativi e a cosa serve farlo?
È sempre più fondamentale misurare con dati l’impatto sociale per comprendere se realmente i nostri progetti generano reali cambiamenti. Per comprendere meglio cosa vuol dire generare cambiamento, Fondazione Impact Housing ha parlato del progetto europeo Come Home di cui è partner e che sta realizzando strumenti e pratiche per combattere la discriminazione nell’accesso alla casa per persone migranti.
Parlare di impatto, negli anni ha portato all’emergere di fondi di impact investment: investimenti fatti con ‘intenzione di generare un cambiamento sociale e ambientale richiedendo a chi utilizzerà questi fondi dati che ne dimostrano i cambiamenti realmente avvenuti (partecipazione sociale, lavoro, alfabetizzazione..)
Liat ha concluso parlando del laboratorio formativo sull’impatto realizzato insieme il 4 maggio, sottolineando che ogni partecipante ha compreso che misurare l’impatto permette di far crescere la propria impresa attraverso nuove informazioni. Pratiche utili per analizzare in modo più efficiente come migliorare i nostri processi di lavoro, il nostro team e i modelli di progettazione.
17:00 – 17:20 Il nostro intervento ad impatto
Chiara Monduzzi, la nostra economista sociale è stata la relatrice del nostro intervento. Ha iniziato il suo discorso lanciando un elemento di riflessione attraverso due domande: come si vive una vita felice? La felicità è possibile per tutti? In Cooperativa Sole questa è una domanda che ci facciamo spesso e la risposta è ben espressa nel motto persone per le persone e nel nostro modello operativo Human360. La nostra idea è superare una logica utilitaristica perché crediamo fermamente che non esista felicità senza i cosiddetti beni relazionali: l’amicizia, la famiglia, l’amore e anche il lavoro. E da qui siamo partiti.
Questo zoom contestuale ha permesso di mettere in marcia lo storytelling dei risultati di impatto generati dal nostro modello abitativo del Condominio Solidale. Lo abbiamo voluto presentare in modo diverso, con una narrazione, quella di Rosaline che Chiara ha presentato attraverso uno storytelling toccante.
Rosaline è nata in Nigeria dove ha frequentato una scuola per parrucchieri. A 24 anni decide di conquistare un futuro migliore, e decide di partire per l’Italia. Un “viaggio” tra parentesi molto duro e lungo, fatto di oppressione e dolore. Il nostro incontro è avvenuto grazie all’Associazione Avvocati di Strada, insieme al fidanzato Jeremiah e al figlio Reign, di pochi mesi.
Dopo esserci conosciuti in un incontro tutti insieme in ufficio a Gatteo, seduti allo stesso tavolo, abbiamo condiviso un’idea di forza e futuro e abbiamo deciso di co-progettare una nuova via.
Perché per noi generare un impatto sociale, un cambiamento e la felicità è innanzitutto dare una possibilità. Pensate a un fiore che, sbocciando, è pronto a donare il proprio polline per creare altri fiori e altri frutti.
Per noi, allo stesso modo, una persona che fiorisce è pronta a donare le proprie risorse e le proprie capacità a chi ne ha bisogno. Per questo, Rosaline e la sua famiglia sono state inserite nel Condominio Solidale Pantera Rosa, che è un social housing, per vivere insieme, e Rosaline è diventata la famiglia di riferimento: è un supporto costante per tutte le persone che vivono nel condominio, stimolandone le relazioni sociali e la partecipazione, e aiutando tutti a realizzare azioni di solidarietà per diventare buoni vicini. È così che le sue azioni e i nostri progetti dimostrano di possedere un approccio di generatività e antifragilità.
L’intervento è proseguito con un piccolo elemento di show per far comprendere l’importanza della solidarietà, come miccia nel generare un impatto sociale.
Chiara lo ha fatto mostrando un oggetto: il pendolo di Newton. Quando si fa partire la prima sfera, la forza che questa dà alle altre fa sì che l’ultima sfera si alzi alla stessa altezza della prima. È così che funzionano le azioni solidali: la prima sfera è Rosaline. La spinta che Rosaline dà con la sua solidarietà e la sua disponibilità trasfrisce grande forza a molte delle persone che vivono nello stesso edificio, che allo stesso tempo iniziano a compiere azioni di solidarietà per altre persone e per la comunità.
Azioni come piccoli lavori di manutenzione negli appartamenti, baby-sitting per altri vicini, giardinaggio nel giardino comune, catering solidale e così via. Ecco alcuni dati dell’impatto delle azioni di solidali:
- dal 2017 al 2022 sono state effettuate gratuitamente dai condomini più 14.000 azioni solidali
- il valore economico delle azioni economiche supera i 222.000 euro, con un risparmio per il comune di Cervia di oltre 160.000 euro
L’intervento è proseguito parlando di un altra delle “sfere” del pendolo del nostro Condomino: l’infermiere di comunità.
Una figura fondamentale che svolge azioni di prevenzione e promozione della salute tra i vicini, educandoli a uno stile di vita sano. Nel 2022 ha fornito oltre 887 ore di servizio sanitario per un valore economico di oltre 20mila euro.
Dal 2022 abbiamo supportato il suo agire con la tecnologia, attraverso l’attivazione di sensori che rilevano la qualità dell’aria in due degli appartamenti e nella sala comune del condominio, sempre con lo stesso obiettivo: educare al benessere. High tech high touch è il nostro motto per la tecnologia: siamo convinti che questa possa essere un supporto fondamentale per la promozione della salute solo se accompagnata da un tocco umano sempre più persistente.
Abbiamo concluso parlando di come la logica dell’impatto è stata fondamentale per noi allo scopo di comprendere e valutare con indicatori i cambiamenti generati. Per farlo abbiamo utilizzato la teoria del cambiamento, che ci ha permesso di mappare tutti i cambiamenti a breve, medio e lungo termine e lo SROI, che è il ritorno sociale dell’investimento.
Abbiamo così mostrato i numeri del nostro lavoro: 2,02 e 2,94, che rappresentano esattamente l’indice SROI.
Il primo: 2,02 indica che per ogni euro investito nel progetto Condominio Solidale c’è un ritorno sociale, ambientale ed economico di 2 euro e 2 centesimi, quindi in termini economici si produce quasi il doppio del beneficio per ogni euro investito.
Il secondo: 2,94 ha lo stesso significato, ma si riferisce al progetto Porte di Comunità, che è un’iniziativa tesa a prevedere l’apertura del condominio a tutto il quartiere attraverso laboratori e appuntamenti.
17:20-17:30 Giorgos Tragopoulos (Ecometro): tecnologia per la sostenibilità ambientale
Distrito Natural ed Ecometro hanno poi presentato il loro modello abitativo ad impatto ambientale e le tecnologie che utilizzano per misurare, minimizzare e compensare gli impatti dei cambiamenti climatici sulla salute e gli ambienti di vita delle persone.
Loro hanno introdotto, parlando con dati alla mano, di una delle principali sfide che il nostro secolo deve affrontare: il cambiamento climatico.
Uno dei principali problemi da risolvere? La decarbonizzazione.
Prima di affrontarlo però è fondamentale misurare questo nelle abitazioni, il primo luogo di vita in cui dobbiamo agire. Sostenibilità vuol dire agire in una visione olistica, ampia e inclusiva per creare luoghi maggiormente sostenibili per le comunità residenti e forme abitative con abbiano anche una visione pedagogica.
17:30-18:00 Panel di confronto e networking su abitare e impatto
Era necessario rendere questo evento anche interattivo e per questo la giornata è continuata con alcune domande:
- Quali indicatori valutano l’impatto generato dal modello di social housing?
- Qual è l’origine degli indicatori sociali che utilizzate e il processo di sviluppo?
- Come e quando utilizzate gli indicatori sociali?
Alcune persone che gestiscono social housing hanno risposto con l’importanza di sviluppare un’economia alla base di questi modelli che metta il bene comune come cardine e non accessorio.
Altro elemento da sottolineare è stato quello di creare sempre più punti di contatto (touchpoint) per facilitare la partecipazione delle persone.
Altri hanno voluto sapere se misurare l’impatto può generare anche risultati long term. Per esempio, capire se una madre single tramite questi modelli abitativi è riuscita ad avere più opportunità per poter garantire un’educazione ai propri figli.
18:00- Futuro!
Ora è giunto il momento di svelarvi una decisione presa nella riunione pre-incontro.
C’è un futuro che abbiamo voluto far nascere. Per questo motivo, nella parte finale dell’evento abbiamo chiesto a ognuno di scrivere su un foglio una parola su cosa vuol dire “abitare collaborativo con impatto”. Il risultato è stato questo…
E forti di questo entusiasmo abbiamo lanciato un’idea: creare una rete internazionale di organizzazioni e persone che vogliono realizzare modelli abitativi ad impatto sociale e ambientale.
Il viaggio per creare luoghi che generano impatto continua e ora, mentre all’alba salutiamo una città che con un vento dolce ci ha cullato e rigenerato, torniamo in Italia con nuovi compagni di viaggio e un’esplosione di idee per ricreare il benessere che abbiamo compreso in questo viaggio.
Sono davvero compiaciuto che la vostra attività degli ultimi anni venga riconosciuta ed apprezzata anche a livello internazionale.
Siete stati e continuate ad essere innovatori, pionieri, sempre alla ricerca di migliorare la vostra “professione”, la vostra missione… GRAZIE!