Spese di formazione: deducibilità per i professionisti
Sono deducibili del 50% dal reddito di lavoro autonomo le spese che il professionista sostiene per partecipare a master, corsi di formazione e convegni.
Tra le spese che il professionista con Partita IVA può dedurre ai fini dell’imposta sul reddito ci sono anche quelle di formazione e aggiornamento professionale. Il riferimento legislativo è l’articolo 54, comma 5 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR):
Le spese di partecipazione a convegni, congressi e simili o a corsi di aggiornamento professionale, incluse quelle di viaggio e soggiorno sono deducibili nella misura del 50 per cento del loro ammontare.
Spese deducibili da IRPEF e IRAP
- Quota di iscrizione ai corsi, convegni e congressi.
- Spese di viaggio per raggiungere la sede del corso o convegno.
- Spese di vitto durante il corso o convegno.
- Spese di alloggio per la partecipazione.
I corsi di formazione devono essere inerenti alla professione svolta. Ad esempio, il consulente del lavoro potrà dedurre le spese per un corso sulla elaborazione delle buste paga. Anche per i corsi di formazione online in modalità e-learning le spese sono deducibili, sempre del 50%.
Deducibilità IRPEF
- Iscrizioni e viaggi: deducibilità del 50% sul 100% della spesa.
- Vitto e alloggio: deducibilità del 50% sul 75% delle spese.
Iscritti albi professionali
La circolare n. 35/E 2012 dell’Agenzia delle Entrate ha chiarito che la deducibilità è applicabile anche alle spese per la partecipazione alla formazione continua obbligatoria degli iscritti in albi professionali come ingegneri, avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro, geometri, ecc.
I corsi di formazione e aggiornamento professionale possono essere svolti anche all’estero, purché si provi la spesa con copia della fattura e del bonifico con cui si è pagato il corso.